La rigenerazione ossea guidata è una tecnica chirurgica (correlata all'implantologia dentale) che rende possibile la riparazione di difetti ossei del paziente laddove siano necessari incrementi ossei. I casi clinici in cui si utilizza questa soluzione sono i casi sia di insufficienza della cresta ossea sia in associazione ad impianti immediati post-estrattivi.
Questa tecnica prevede l'utilizzo di membrane che una volta innestate, al di sotto dello spazio formatosi, permetteranno la formazione di osso maturo in 6-9 mesi.
Tipologia di membrane
Le membrane che vengono utilizzate per agevolare la crescita dell'osso si dividono in due categorie:
membrane riassorbili
membrane non riassorbili
Le membrane non riassorbibili sono sono composte da politetrafluoroetilene espanso (e-PTFE) con o senza trama in titanio che serve ad ottenere un rinforzo strutturale e mantenere la stabilità del difetto. Esse vengono impiegate in particolare nei difetti ossei verticali o orizzontali di creste o in quei casi in cui l’anatomia del difetto determinerebbe il collasso di un materiale non rinforzato all’interno del difetto osseo.
Tali membrane devono essere opportunamente fissate con mini viti da osteosintesi o con chiodini in titanio per evitare che il movimento possa far penetrare cellule dei tessuti molli o non favorire la formazione di nuovi vasi capillari.
Invece, per evitare un'ulteriore processo chirurgico per la rimozione della membrana, si adotta quella riassorbibile che si degrada con tempistiche dai 2 ai 6 mesi.
Queste membrane riassorbibili vengono utilizzate per trattare difetti ossei minori quali deiscenze e fenestrazioni. I materiali con cui sono realizzate queste membrane sono collagene, copolimeri dell’acido polilattico e poliglicolico, pericardio, non sono rinforzate in titanio e necessitano di un supporto di sostituto osseo come mantenitore di spazio.
La membrana riassorbibile la più utilizzata nella gestione clinica della rigenerazione ossea in quanto non necessita la rimozione ed è la meno invasiva sul paziente.